(dal libro "Oltre il Giardino" di Luca Bacilieri - Ed. Artestampa, 2017)
23/07/2018 - 23/07/2018A ognuno di noi è successo di soffrire.
Può capitare di essere delusi da persone alle quali volevamo bene, o di sentirsi traditi.
Può capitare di subire delle ingiustizie, magari sul posto di lavoro.
Può capitare di avere una salute cagionevole o di avere una lunga malattia.
Può capitare di attraversare dei periodi non proprio brillanti, in cui tutto sembra andare storto.
E noi che facciamo? La prima reazione è lamentarsi, con tutti, sempre.
Il problema è che, con questo atteggiamento, non facciamo che aggravare le nostre sofferenze, costringendo la nostra mente a focalizzarsi in continuazione sui problemi che ci affliggono la vita.
Sarebbe buona cosa imparare a mettersi in secondo piano.
Quando incontriamo qualcuno, invece di perdere il nostro tempo e le nostre energie nel rievocare, raccontando continuamente quel che è andato storto, impariamo a dirigere i nostri pensieri altrove; in poche parole approfittiamo della presenza di altre persone per focalizzare la nostra attenzione su qualcosa di alternativo, magari di piacevole e positivo.
Lo so che vado controcorrente, lo so che non c’è tanto di cui gioire di questi tempi, però non posso fare a meno di lasciarmi scappare un sorriso e sentirmi pieno di gioia quando penso a quello che faccio e vivo quotidianamente. Ringrazio quello che ho invece di lamentarmi di quello che non ho, ringrazio le persone che conosco e quelle che conoscerò, ringrazio il sole e ringrazio la pioggia, ringrazio di vivere.
Ho la fortuna di incontrare tante persone, bellissime persone, da cui imparo sempre tanto, e di questo ringrazio.
Ho la fortuna di fare un lavoro che adoro, da cui imparo sempre tanto, e di questo ringrazio.
Ho la fortuna di non annoiarmi mai, sono troppo curioso, e di questo ringrazio.
Ho la fortuna di godere di una discreta salute, e di questo ringrazio.
Ho la fortuna di avere abiti, cibo, acqua in abbondanza, e di questo ringrazio.
Ho la fortuna di emozionarmi ancora e piangere davanti a un tramonto, a un fiore o a una goccia di rugiada, e per questo ringrazio.
Ho la fortuna di sentire tanto amore attorno, e per questo ringrazio.
Ho la fortuna di gioire, di arrabbiarmi, di piangere, di ridere, di amareggiarmi, e per questo ringrazio.
Ho la fortuna di sognare, e di questo ringrazio.
Ho la fortuna di avere ancora uno spiccato senso dell’ironia, e di questo ringrazio.
Sono una persona fortunata.
Ho deciso, da oggi, di non lamentarmi mai più.
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